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Riccardo Di Lenola, il difficile “mestiere” del designatore

A tu per tu con il designatore nazionale del Gruppo Sportivo Italiano

Il “designatore”, per i meno esperti, è colui che decide ed invia gli arbitri, dei vari sport, a dirigere le gare. Detto cosi può sembrare facile ma vi assicuro che non lo è assolutamente, confessa Riccardo Di Lenola, da 5anni a capo del settore arbitrale del Gruppo Sportivo Italiano – MSP ITALIA. La designazione di un arbitro, di calcio nel mio caso, deve tener conto di tutta una serie di aspetti che spaziano dalla disponibilità del direttore di gara in una determinata giornata, perché comunque non dobbiamo dimenticarci che si tratta di persone che lavorano e non arbitrano per professione, chi nel pubblico e chi nel privato, quante volte l’arbitro ha diretto già quella determinata squadra, e poi nel mio caso trattandosi di gare amatoriali, quindi tornei e campionati disputati ed organizzati da persone non professioniste, se quell’arbitro è all’altezza di determinate gare e campi. Queste sono solo alcune delle molteplici valutazioni che un designatore deve fare prima di assegnare una gara ad un determinato arbitro, cercando il più possibile di distribuire in maniera equa e bilanciata tutte le gare”.

Che tipo di rapporto si sviluppa tra il designatore ed i suoi arbitri?

odio e amore …. a volte ricopro anche la mansione di “confessore” essendo a contatto giornalmente con gli arbitri ed al corrente di tutti i loro problemi, ma  purtroppo il designatore deve fare delle scelte che magari all’arbitro non sono molto gradite, dare una gara “spigolosa”, una designazione non vicinissima in termini kilometrici, visto che il nostro raggio d’azione va dalle porte di Aprilia ad Artena, da Anzio e Nettuno, fino a Terracina, San Felice ed addirittura Itri, quindi un arbitro, dopo una giornata di lavoro potrebbe vedersi designato per una gara che dista anche 40 o 50 km dalla sua residenza. Ma per passione e professionalità il sacrificio viene ben accettato. Nel corso degli anni si viene a creare una certa complicità tra gli arbitri ed il designatore il quale sa che se la settimana prima l’arbitro ha fatto 60 km per una gara, la settimana dopo verrà designato per gare meno distanti”.

Ti è mai capitato di non trovare un arbitro per una partita?

“fortunatamente il Gruppo Sportivo Italiano dispone di un numero abbastanza consistente di direttori di gara, formati ed aggiornati sistematicamente e periodicamente dal nostro direttore tecnico Luigi Bianco, che in occasione delle nostre riunioni mensili, snocciola e analizza tutti i casi che si verificano sui campi, nonostante ciò, soprattutto in periodi che possiamo definire “caldi” e non solo per le temperature, cioè il periodo che va dalla metà di maggio fino a dopo ferragosto, periodi in cui si sviluppa una grandissima mole di tornei, memorial, campionati e quant’altro abbia a che fare con il calcio, in alcuni momenti di emergenza il designatore diventa il primo arbitro a correre in soccorso e tappare i buchi per qualsivoglia defezione, problemi di salute, lavoro o personali, questi sono principalmente i motivi che, per fortuna raramente accadono, e fare in modo che la gara venga disputata ugualmente senza creare problemi ne al circolo ne alle squadre. Ciò detto tranquillamente posso dire di svolgere un compito sicuramente di grande responsabilità, ma che mi da modo di essere a contatto con molte persone sempre disponibili e pronte a rendersi disponibili, a volte anche a discapito delle loro famiglie, per le esigenze associative.”

 

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